martedì 7 ottobre 2014

Senso

"La vita e' come una cremagliera, tante ruote dentate incombono su di lei, trasforma il moto rotativo in moto lineare e prima o poi si consuma". Don Worry smise di parlare improvvisamente, le pareti della Chiesa Neurale tremarono, la pesante porta di travertino inizio' a vibrare ad una frequenza incalcolabile e in pochi secondi la sensazione di persone sciolte si fece sentire di nuovo. Tutti i poster dei Dinoboys si erano staccati dai muri sacri e il dispositivo che trasformava la rugiada in puntine da disegno aveva smesso di funzionare emettendo il tipico suono di emergenza. Don Worry, uscito dal calamaio, senti' di dover fare qualcosa per i propri fedeli, sentiva la responsabilita' spirituale e umana infondersi nella vena cava. "Persone!" disse ad alta voce "seguitemi e non sarete morte". Il parroco percorse i gradini all'indietro della scala a fionda e in pochi secondi si trovo' di fronte alla pesante porta, pronto a scoprire cosa all'esterno dell'edificio avesse causato tale onda d'urto. Il cortile era colmo di persone disposte in file ordinate, alcune di esse tenevano in mano alti stendardi la cui effige era inconfondibile, il Sultano Ismaia, splendido di splendore reale sedeva sul tetto dell'Incredibile Auto del Sultano, il cui clacson aveva di certo causato la scossa prorompente di poco prima. "O Sultano, mio Sultano, a cosa devo l'onore della tua visita tanto importante quanto meta' aspettata?". Ci fu silenzio e imbarazzo, il Sultano decise di parlare esattamente 32 minuti dopo. "Don Worry, tu sei noto per conoscere il vero senso della strada di fronte alla chiesa, io la percorro sempre al contrario e sbaglio". Le parole del sultano fecero commuovere tutto il suo esercito e i fedeli della Chiesa Neurale, ci furono lacrime collettive e abbracci fraterni. Il parroco, asciugandosi le lacrime con la carta carbone per darne una copia al Sultano in segno di gratitudine disse "o Sultano dal nome numerico, io ti ringrazio per le tue parole, dimmi o Sultano cosa posso fare per ricambiare la tua grande magnanimita' ". Il Sultano Ismaia fece un cenno e le file ordinate di uomini si disordinarono ordinatamente creando un nuovo ordine. Una musica struggente venne suonata dai grossi altoparlanti dell'Auto Incredibile del Sultano e dalla folle si apri' un varco. Quattro uomini molto alti e robusti stavano portando una barella sulle spalle, si fermarono solo una volta giunti al cospetto di Don Worry. "Don Worry qui giace Esulo, figlio mio morto ma non ancora sepolto, lo vuoi?". Il prete, misero e umile provo un senso di tristezza mista a gratitudine. "O grande Sultano, tu doni a me il cadavere di Euslo, io sapro' tosto dar lui degna sepoltura". 
La marcia reale del Sultano suono' in onore di Esulo, poi la folla ordinatamente si disperse, il Sultano torno' da dove era venuto e Don Worry rimase li, senza parole, ad osservare il giovane Esulo sulla barella. "Parroco" disse Esulo aprendo un occhio in maniera impercettibile " il genitore Sultano se ne e' andato?" Don Worry annui' " Bene non ne potevo piu' di lui e di tutto il suo palazzo" Esulo spense il dispositivo di morte di sua invenzione e torno' in vita. Il parroco prese per mano il ragazzo e lo accompagno' all'interno della Chiesa. "Esulo io qui non ti posso tenere, e' troppo pericoloso, dovrai andare anche tu come gli altri fuggitivi verso la Conca Equestre e vivere con i seguaci della Resistenza. "E sia" disse Esulo sottovoce " partiro' domattina, ma quando nessuno si ricodera' piu' di me tornero e guidero' insieme a te la Chiesa Neurale riportero' ad Adventure City tutti i seguaci e finalmente scopriremo la natura del meneghello ad orologeria. Don Worry abbraccio' il ragazzo e chiese ai fedeli di accoglierlo come fratello libero, poso' la piastrella dell'amicizia sulla bambina portatile che teneva con se e insieme passeggiarono lungo il viale Neurale discutendo del viaggio, della Resistenza e del pianoforte traverso, 

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