giovedì 18 ottobre 2012

Postatomici

Noi postatomici conosciamo bene la cruda realtà di certe cose. Dopo Venti e Dieci volte ci siamo svegliati da un torpore durato per trenta inverni. Non cerchiamo il Paradiso ma conosciamo bene l'Inferno, non vogliamo acqua bollente ma sappiamo cosa fare del ghiaccio. Quando fa freddo dentro ci scalda solo la volontà di provare il freddo più duro. Andiamo avanti peso, con l'odore di asfalto calpestato alle spalle. Non ci ferma un nuovo dramma, non fa notizia. Balliamo al suono del basilico, usciamo solo se serve, troviamo sempre il modo di farvi sentire superiori, mentre da sotto decidiamo quando farvi crollare.    

martedì 9 ottobre 2012

Passavo

Io stavo passando, era ancora presto, ma troppo tardi per dire che fosse un'ora ragionevolmente classificabile come tra quelle che rientrano nelle "prime ore del pomeriggio". Era uno di quei momenti in cui nessuno dovrebbe ricevere una telefonata. Io stavo passando, senza pensare al dove, ne al perchè. Ero in un moto senza proposizioni di luogo. Ad un tratto da una cabina pubblica si sente un acuto squillo di telefono. Io stavo passando, non potevano cercare me, ma risposi. Infatti non cercavano me, ma qualcuno che non si sa con che probabilità poteva essera li in quel momento. Il bello di passare è che certe cose se non passi non le vedi.

lunedì 8 ottobre 2012

Nello sprawl 1

Il posto era quello, S.W.Plaza. Eppure non c'erano chiare indicazioni di dove fosse l'igresso. Mi sono fidato della massa informe di persone che tentava di attraversare la strada. Tra i fumi di scarico delle auto, il rumore di clacson dei taxisti e il rombo secco e confuso di mille motorini, tentavo con un po' di fortuna di guadare quello che mi sembrvava un Acheronte urbano, con la stessa temperatura infernale, che la maledetta scritta elettronica "94°F" sul tabellone di una stazione di benzina  voleva cosi intensamente confermare. Il serpente di asfalto percorreva tutto il limite del mio campo visivo da sinistra a destra, mentre la costruzione grigia e rossa che avevo di fronte, era mio malgrado la cosa piu simile ad una meta, il posto doveva essere quello.
Ne avevo sentito parlare solo qualche giorno prima, il mio vagare mi avrebbe portato altrove, magari non avrei mai saputo dell'esistenza di tale luogo cosi lontano dalla logica. ma l'ostinato obiettivo che mi ero posto aveva preso il sopravvento sul buon senso, guidandomi oltre i limiti della prudenza. 
                             
                                                                                                                                             [...continua?]