lunedì 18 novembre 2013

Rosa

"Uomo, tu sarai condannato a bere una media di Gange tutte le mattine, suderai con il dolore delle fronde, mesto sul palmo di troppe mani, e cosi sarà ne secoli dei secoli, dormirai di notte e vivrai di giorno come se fosse tra due notti, gheriglio fastidio e perineo..". Il sacerdote concluse la lettura sacra con il suono della trombetta, quella che si allunga insufflando in essa. La signora Rosa, vestita di nero, assorta in una meditazione penitente riapri' gli occhi, quasi a conclusione del momento denso di sacralità'. Lei conosceva Don Worry ormai da molti anni, da quando era giunto dalle montagne al di la' di Adventure City. 
Tutte le mattine la signora Rosa si recava alla Chiesa Neurale per rendere Grazia al sacerdote, assiduo lettore della rivista femminile, presa in prestito giornalmente dopo ogni funzione. A lei piaceva ascoltare le sacre scritture, lette e spiegate da Don Worry, ma la sua ritrovata devozione era dovuta di sicuro ai recenti fortunati eventi. Vincere 5 miliardi di crediti era stata la cosa più bella della noiosa vita della signora Rosa. Normalmente si trastullava di fronte alla tv, tessendo trame, cucendo e ricamando. Da buona cinefila possedeva una discreta collezione di vecchi film dei secoli scorsi, ma fra tutti i titoli a catalogo, "Top Gun" con Tom Cruise era di certo il suo preferito. Proprio grazie alla passione per le battaglie nei cieli, in cui vecchissimi velivoli da guerra a combustibile fossile bombardavano, con munizioni esplosive, innocenti civili, aveva deciso di investire parte dei suoi crediti nell'acquisto di un aereo militare. La signora Rosa, ormai settantenne, secondo le leggi di Megalopoli poteva pilotare un velivolo solo dietro prescrizione medica, cosa non difficile da ottenere con la sua nuova fortuna pecuniaria. Il figlio della signora Rosa, Ellenio, da poco entrato a far parte dell'Agenzia, aveva ottime conoscenze per aiutarla a superare ogni controllo di idoneità per ottenere una licenza di acquisto di armi prebelliche di vecchia generazione. In men che non si dica, la signora Rosa aveva acquistato un Микояна и Гуревича МиГ-21, nome in cirillico per Mikoyan-Gurevich MIG 21, dal vecchio negozio di velivoli militari sovietici di Megalopoli. Ellenio, per la festa del Viale del Riposaio, aveva fatto consegnare alla madre una rarissima RDS-220 (o Bomba Zar), un ordigno all'Idrogeno capace di sprigionare fino a quasi 60 megatoni di potenza (60 milioni di tonnellate di tritolo). 
L'aereo della signora Rosa era parcheggiato fuori dalla Chiesa Neurale, pronto al decollo, ella tuttavia non decollava mai, si limitava a usare il propulsore per muoversi sulla terraferma, ma quel giorno dopo la funzione aveva deciso di decollare, e librarsi nel cielo. Nessuno dei residenti di Viale del Riposaio si recava ad una Chiesa cosi lontana, quale momento migliore per mostrare il proprio gioiello a sconosciuti? Una giovane marmotta aiuto' la signora Rosa a salire sul velivolo nero, che era orientato proprio in modo da avere la cabina di fronte al portone azzurro della Chiesa Neurale. I fedeli videro la signora sistemarsi con cura i bigodini, sorridere e salutare Don Worry con un cenno della mano. Improvvisamente un suono sinistro proveniente da destra avvolse il quartiere, fino a rendere inutile ogni riferimento a direzioni e luoghi. L'inconfondibile rumore di accensione di un sincrotrone si era propagato in tutto il quartiere, il pensiero di tutti, cosi come lo sguardo, si rivolse al grande Tiglio Argenteo, simbolo di prosperità' e benevolenza. La signora Rosa, indispettita per la perdita di attenzione nei suoi confronti, maneggio sgarbatamente i comandi del MIG 21, e dopo poco si ritrovo' nel bel mezzo della sequenza decollo, ignara di come interrompere l'operazione, e sinceramente dispiaciuta di non aver saputo cogliere l'insostenibile leggerezza di quell'eschimo mentale, sceso nel cuore dei fedeli. 
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