mercoledì 13 novembre 2013

Pauli

L'orologio digitale segnava  3.14 a.m., quella maledetta insonnia non mi lasciava tregua ormai da mesi, le mie ricerche, il mio lavoro, le mie indagini potevano godere di un ammasso di tempo sempre più ampio e sofferto. Gli oggetti di notte avevano un fascino diverso. Di fronte a me il solito terminale da 14 pollici, ingiallito da tempo polvere e vernice gialla, era l'unica fonte di luce della stanza. Il mio viso e tutte le cose intorno a me apparivano velate da un lieve colore azzurro, mentre il cursore lampeggiante costituiva l'unica variazione geometrica sensibile nel mio campo visivo, come il metronomo ricorda al musicista la regolarità matematica della musica, esso ricordava a me lo scorrere improduttivo del tempo. Decisi di alzarmi per riposare gli occhi, giù in strada un coyote stava divorando la signora che avevo incontrato la sera prima di fronte alla porta della Chiesa Neurale, seguii la carcassa della donna farsi sempre più frammentata, e l'animale cibarsi sempre con meno avidità. Non era strano incontrare animali selvatici a Megalopoli. Quella città si estendeva ormai per alcuni parsec quadrati, mari, monti, grotte, foreste, deserti, ghiacciai erano stati annessi a Megalopoli per volere di Megalopo, re di Megalopoli. 
Avevo deciso di vivere in quel quartiere da quando il Tiglio Argenteo aveva ricominciato ad emanare radiazioni β. Ci sono tante manie che possono rendere l'uomo schiavo, la mia non era passione per la fisica nucleare, io collezionavo neutrini. All'interno di un nucleo atomico neutroni e protoni sono tenuti insieme grazie a quella che si definisce"interazione forte", ma in un nucleo radioattivo, quando avviene la conversione di un neutrone in un protone, si osserva l'espulsione di un elettrone ad alta velocità, e per il bilancio energetico della quantità di moto, un neutrino viene prodotto. Il grande Tiglio Argenteo era la mia fonte preferita di neutrini. Come un qualsiasi altro collezionista ero ossessionato da avere sempre più neutrini, benché' non li potessi vedere, sapere che erano li, confortava la mia vita. 
L'orologio digitale segnava 5.63 a.m., un'ora improbabile. Le prime luci dell'alba stavano per schiarire Megalopoli, la strada ora era deserta, i membri del Circolo Polare Artico avevano ripulito i resti della signora dilaniata qualche ora prima, io non avevo ancora dormito. Decisi di coricarmi, ma lasciai il terminale acceso per precauzione. Mi sveglio' il suono della sirena che nuotava nel mio acquario. Avevo dormito solo poche ore, un forte mal di testa mi ricordava di smettere con la cleotoxina, lo schermo del terminale mostrava la chiara notifica di un messaggio di posta, mentre un tempesta radioattiva faceva da sfondo al mio risveglio. Mi alzai di scatto, presi la coloreria  dalla sua custodia di velluto trasparente, e lisciando il pelo di Pauli mi misi al computer, curioso di leggere il messaggio. "Conferma spedizione, 100 t di lana merinos verrà consegnata nel pomeriggio all'indirizzo da lei indicato". Non esiste lana migliore di quella, pensai. 
Tornai a svolgere la mia attività, per migliorare lo studio dei neutrini mi ero abbonato ad un mensile del settore dal titolo "Costruisci il tuo Sincrotrone", e mi ero cosi dedicato anima e copro a dotare casa mia di un acceleratore di particelle per lo studio della fisica dello stato solido. In pratica avevo un anello in soggiorno, costruito da me, in cui facevo viaggiare particelle cariche ad una velocità prossima a quella della luce, costrette da un campo magnetico a muoversi secondo traiettoria curva. Tanto più elevata la velocità delle particelle, tanto minore la lunghezza d'onda e tanto maggiore l'energia trasportata. Sapevo di compiere attività illegali, ma cosa poteva andare storto? Mi preparavo per lo studio del Grande Tiglio Argenteo, il mio piano era di utilizzare la luce del mio sincrotrone, fatto in casa, per esaminare il Tiglio sotto la sua corteccia Argentea, e finalmente sapere. 
L'orologio digitale segnava le 2.14 p.m., prevedevo di ricevere la spedizione di lana merinos nelle ore successive. Ad un tratto suono' il segnalatore di presenza acustico, capii subito che qualcuno stava premendo il dispositivo digitale montato sulla mia porta di ingresso. Sincronizzai la telecamera sul viale di casa e vidi un grosso camion, primo di una fila di tanti altri camion, tutti in attesa di un mio gesto per iniziare a scaricare tutta quella lana. Non avevo pensato a dove mettere 100 t di lana merinos, avrei dovuto pensarci. Quel sito di vendita online di gomitoli era sembrato troppo conveniente per essere vero, "compri 10 paghi 1 il triplo, ogni 300 pezzi hai in regalo la possibilità di comprarne 200 a prezzo doppio, oltre i 1000 pezzi consegna gratuita e camion in omaggio a prezzo chiavi in mano", forse avevo esagerato, ma mi serviva qualcosa di caldo per l'inverno. Feci un cenno al primo dei tanti autisti, e in pochi minuti mi trovai con una montagna di gomitoli di lana merinos in giardino, quasi alta come il Grande Tiglio Argenteo. 
Ero pronto a scendere in strada con il mio sincrotrone e testarlo, quella notte avrei agito. Pauli era di fianco a me, nervoso e coperto di albicocche. Iniziai la sequenza test del sincrotrone..
[..]
 

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