giovedì 10 ottobre 2013

Sive

"Una persona non dovrebbe mai rinunciare a sognare. Nemmeno nelle circostanze piu' avverse, quando tutto e' perduto e non ci sono altre soluzioni oltre ad un proiettile, proprio in quel momento si dovrebbe trovare quella forza onirica di immaginare qualcosa di diverso, sognare di diventare Emoglobita può salvarti la vita...". Ellenio tolse gli occhi dal display del sedile anteriore, si volto' distratto, e con un moto circolare della mano pulì il vetro dalla condensa. L'Aerotaxi proseguiva veloce e imprudente tra i mastodontici palazzi della Megalopoli di Megalopo, re di Megalopoli. Con il volto premuto sul finestrino poteva avvertire attraverso la fronte il freddo polare all'esterno dell'abitacolo. Il display anteriore dell'aerotaxi mostrava la scritta "20033902 centimetri all'arrivo", e una miriade di informazioni tempestavano quasi tutta la vettura. Biglietti da visita di venditori di cleotoxina, preparatori di Ghiottolino, e ogni sorta di impianto meccanico era sponsorizzato in maniera più o meno invitante. Nello Sprawl era sempre stato facile procurarsi droga, impianti meccanici o materiale illegale. Quella sera Ellenio era li per un altro motivo, non era il desiderio di una sostanza ricreativa a farlo scendere cosi vicino al centro dell'inferno. Aveva letto un articolo sulle recenti esplosioni nei pressi della Chiesa Neurale poco tempo prima, sfogliando l'ultimo numero di "Ossessione per i Tigli", speditogli da un suo parente serpente. La decisione di mandarlo proprio nel luogo del disastro era stata presa dall'Agenzia solo la mattina precedente, la preparazione del viaggio aveva assunto la massima priorità' ed Ellenio aveva potuto contare sul massimo appoggio di tutti. I modi in cui operava l'Agenzia non piacevano, ma la loro efficacia aveva convinto il popolo in qualche modo a fidarsi. Non si trattava di una delle tante organizzazioni private nate dopo la guerra,  l'Agenzia era di proprietà diretta di Megalopo, re di Megalopoli. Ellenio ne faceva parte da qualche mese, di certo gli incarichi più sfortunati o pericolosi capitano ai novellini, ma l'ordine di scendere del cuore del quartiere maledetto andava oltre la sfortuna. Quando il taxi stava per segnare "0 centimetri all'arrivo" Ellenio venne invitato a osservare il display, la transazione di crediti mediante chip oculare fu istantanea, presto pote' uscire dalla comoda e calda vettura per ritrovarsi in mezzo ad una moderna versione del libro dell'Apocalisse. 
L'odore di lana merinos era pungente e intenso, il fuoco illuminava la strada principale, in lontananza l'insegna della Chiesa Neurale sembrava l'unica cosa rimasta intatta. Il grande Tiglio Argenteo era stato attaccato dalla fiamme nonostante le coperture. Ellenio immediatamente capi' quanto disperata fosse la sua impresa, come avrebbe potuto trovare causa e origine dell'esplosione senza qualche indizio...
Un vecchia donna, ricurva sotto il peso degli anni, appoggiata sui palmi delle mani con le braccia incrociate, lo chiamo' dall'oscurità di un vicolo. Era una venditrice ambulante, Ellenio diede una veloce occhiata alla merce, piu' interessato all'aver trovato una presenza umana che all'acquisto di qualcosa. Uno straccio sporco, steso per terra, raccoglieva tutti i preziosi della vecchia: cartoline del disastro, frammenti di cristallo, componenti meccaniche e viti senza fine. "Se vuole può pagare anche con arti o organi" disse la vecchia, mostrando una fila di denti neri come la notte. [..]     

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