martedì 1 ottobre 2013

Blu

Era solo l'inizio, il tempio si ergeva di fronte a noi, quattrocento scalini separavamo la nostra brama di sapere dalla voglia di tornare a casa. Il mastodontico uomo scimmia guardava in basso, intento ad aprirsi il costato con entrambe le mani  per mostrare il proprio cuore ai fedeli. La scala per raggiungere il luogo sacro era ripida e stretta. Un odore di viticci avvolgeva i fedeli, chini sulle proprie colpe, desiderosi di salire per chiedere aiuto al sacro pavone o all'uomo dalla testa di elefante. Il suono della penitenza accompagnava il cammino di quel serpente umano che non sembrava avere inizio e fine. Iniziammo la salita, con una grossa noce in mano e uno stato di allerta quasi offensivo. Raggiunta la meta' della prima parte di cammino, tutto si fece blu. Fu un blu incredibile, noi, increduli a causa del blu, ma decisi a completare il viaggio, iniziammo a spingere per aprirci un varco tra le genti. Le genti a loro volta, si confusero nel blu, e noi con loro, fino a raggiungere il massimo blu sostenibile da gli esseri umani.